Una fotografia del contesto

Una fotografia del contesto

E’ un dato noto e largamente acquisito il fatto che la Regione Veneto vanta il triste primato italiano di avere  il numero più elevato di utenti dei servizi di alcologia.

Questo dato non stupisce se si pensa alla storica presenza  di un retroterra culturale che favorisce il consumo di alcolici senza al contempo mettere in guardia dai pericoli dell’abuso.  All’interno di questo contesto che legittima e spesso purtroppo incoraggia il consumo di alcol, è stato evidenziato l’aumento dell’uso e dell’abuso di alcolici da parte dei giovani, con una soglia di inizio che nel nostro paese è la più bassa d’Europa: 11-12 anni.

L’età della prima ubriacatura nel Vicentino si situa in media verso i 13 anni. Non solo: un’indagine svolta nelle scuole elementari dal Ser.T. di Noventa Vicentina, in collaborazione con l’Università di Padova, ha evidenziato che l’età di iniziazione, vale a dire il momento in cui avviene il primo contatto con la bevanda alcolica, si colloca in quel territorio attorno agli otto anni.  Inoltre, l’iniziazione avviene in famiglia e solitamente in occasioni “speciali” .

Anche i dati dell’ultimo “Monitoraggio Regionale” confermano questa realtà registrando:
• l’aumento, seppur lieve, nella popolazione generale del numero di consumatori  di bevande alcoliche,  con tassi di prevalenza superiori a quelli nazionali;

• l’aumento dei consumatori adolescenti e giovani di entrambi i sessi;

• l’aumento dei comportamenti di consumo a rischio, quali il consumo fuori dei pasti e le ubriacature, in particolare nella popolazione giovanile; la precoce età di iniziazione al consumo di bevande alcoliche;

Il confronto con l’anno 1998 evidenzia un aumento nella popolazione maschile dei consumatori di bevande alcoliche (+1,2%), in particolar modo tra gli adolescenti (+17%). Risulta rilevante anche l’aumento registrato tra le adolescenti (+32,6%) e le giovani di 18-24 anni (+19,5%).

Risultano aumentati i consumatori di aperitivi alcolici (+17,2%), per effetto soprattutto dell’aumento nel collettivo femminile (+20% circa) e in particolare tra le adolescenti (che passano dal 9,5% nel 1998 al 38% nel 2003) e tra le giovani di 18-24 anni (dal 40% del 1998 al 50% del 2003).

La birra e gli aperitivi alcolici risultano le bevande alcoliche preferite dai giovani veneti, mentre la popolazione più adulta consuma tendenzialmente vino.

In Veneto dal 1998 al 2003 la prevalenza dei bevitori sotto i 16 anni è aumentata del 10% sia nei maschi che nelle femmine, evidenziando valori superiori a quelli nazionali in entrambi i generi, in tutte le età e in tutti gli anni considerati.

Tra gli adolescenti maschi si registra un incremento di circa il 90% tra i 15enni e del 37% tra i 16enni, mentre nelle adolescenti gli incrementi percentuali si evidenziano tra le 14enni (+53,2%) e le 15enni (+ 70% circa).

Gli incrementi maggiori si rilevano nei consumatori di aperitivi alcolici (+62,6%) e di superalcolici (+122,8%), per effetto soprattutto dell’incremento registrato tra le adolescenti.

A differenza di quanto rilevato a livello nazionale, in Veneto si registra un aumento anche dei giovani consumatori di vino e di birra, in questo caso per effetto dei maschi .

In una cultura com’è quella del nostro territorio, così legata al “bere” come occasione di socialità e comunicazione, non è davvero facile, per i più, avere consapevolezza dei rischi connessi all’abuso, né comprendere eventuali segnali di pericolo.